
Road to Perdition (era mio Padre) e’ un film eccezionale scandito e sublimato dalla presenza di attori superbi come P., Newman, T. Hanks, D.Graig e J. Law, pur nella semplicità della trama ambientata nell’America del proibizionismo, della mafia di Al Capone.
Una storia come tante, già rappresentate sul grande schermo.
Nel film si intrecciano storie di padri e figli. Da una parte un capo mafia, consapevole dell’indole vendicativa del figlio si fa ammazzare per salvaguardarlo, dall’altra un padre sicario, prima di morire, ammazza chi l’ha sparato, per non fare usare l’arma al figlio. Scene crude, violente in contrasto con l’amore che traspare dagli occhi dei 2 padri. Le colpe dei padri non dovrebbero mai cadere sui figli e il gesto finale del protagonista ne è la prova.
Il padre è il custode della vita dei figli e resta sempre il padre agli occhi di un bambino, nonostante tutto.
Eccezionale il piccolo protagonista, con occhi che hanno già visto tutto della vita senza alcuna colpa. E’ cresciuto in fretta fra la paura, l’ammirazione, l’amore per il genitore al quale vuole, come ogni fanciullo, assomigliare per farsi amare. Egli ad ogni domanda risponderà solo e sempre: Era mio Padre!
(Miriam Casalino)